STATO DI COSE
Descrizione
Il ciclo delle mostre prodotte nel 2023 dalla Fondazione POMA Liberatutti di Pescia (PT) continua con Alessandro Ceni, artista fiorentino classe 1957 che presenta ventidue opere, di cui diciassette
Descrizione
Il ciclo delle mostre prodotte nel 2023 dalla Fondazione POMA Liberatutti di Pescia (PT) continua con Alessandro Ceni, artista fiorentino classe 1957 che presenta ventidue opere, di cui diciassette inedite.
L’esposizione, a cura della dott.ssa Marta Convalle, sarà inaugurata giovedì 29 giugno alle ore 18.30. Saranno presenti, oltre all’artista, la Presidente Onoraria Rita Fantozzi, il Presidente Paolo Trinci, i membri del Consiglio di Amministrazione e la Curatrice della mostra.
Il percorso espositivo si sviluppa fin dall’ingresso della Fondazione e prosegue al primo piano. Le ventidue opere esposte sono state realizzate tra il 2014 ed il 2023. Nella mostra vengono presentate due collezioni: Figure e Natura. Gli elementi di connessione di tutte le opere di Ceni sono l’utilizzo della tavola, come base di applicazione e l’utilizzo di spago o filo in plastica, talvolta cavi elettrici. Nella recentissima collezione Figure Ceni introduce, oltre all’utilizzo di ossa animali, un nuovo elemento strettamente legato all’uomo e alla natura: l’indumento.
L’opera Uomo in piedi e fantasmi (2019-2022) è il simbolo della mostra, le sue dimensioni ed il colore viola scuro sullo sfondo fanno del quadro un unicum rispetto agli altri, inoltre è la prima opera realizzata della collezione Figure.
Dal testo della curatrice Marta Convalle: «La mostra è un’occasione per valorizzare i lavori di Ceni in relazione agli spazi di Poma. Un dialogo tra le opere e gli ambienti circostanti, alla ricerca di letture inedite».
Le opere sono in vendita, per informazioni: info@pomaliberatutti.it
La mostra è raccolta in un catalogo di 64 pagine bilingue (italiano/inglese). Edito da Edizioni Fondazione POMA Liberatutti nella collana PomArte, curato da Marta Convalle con la prefazione di Paolo Trinci, l’intervista all’artista del prof. Andrea Pellegrini e un ricco apparato iconografico. Il volume sarà presentato durante l’inaugurazione della mostra.